sabato 28 febbraio 2015

La lezione della farfalla - L'utilità dei riti di passaggio





Il G.M ha studiato una tecnica di respirazione molto particolare, chiamata Ho Diep Cong.
Essa prevede una serie di movimenti, sequenze di respirazioni ed apnee che permettono di smuovere una grande quantità di energia nel nostro corpo. Ripetere questo tipo di respirazione, anche solo per tre volte, se non si è allenati, può portare a leggeri giramenti di testa.
Ha chiamato questa tecnica come tecnica della farfalla.
Come può essere possibile che ad un animale che rappresenta più degli altri la leggerezza sia associata una delle più potenti tecniche di respirazione?

Il compito era di allenarci a riflettere anche sulle cose che talvolta diamo per scontate, per stimolarci ad apprendere da ogni minimo evento che la natura ci offre, dimostrandoci così che sotto i nostri occhi abbiamo infiniti spunti di insegnamento quotidiano.

Per comprendere questo concetto, ecco l'esempio presentato dal G.M durante uno dei suoi stage, che è stato condiviso dai nostri amici francesi e tradotto da Alex (di nuovo un esempio tangibile della Learning cooperation):

La lezione della farfalla

Un giorno, un piccolo foro apparve in un bozzolo.
Un uomo che passava di lì, si fermò per diverse ore ad osservare la farfalla che cercava con tutte le forze di uscire da quel buchino. Dopo parecchio tempo, la farfalla sembrò aver abbandonato i suoi sforzi: il buco era ancora piccolo. Potremmo dire che la farfalla ci aveva provato con tutto quel che
aveva, e non ce la faceva più.
L'uomo decise allora di aiutarla: prese un coltellino e aprì il bozzolo. Subito la farfalla riuscì ad uscire: il suo corpo era magro e intorpidito, e le sue ali non si erano ancora sufficientemente sviluppate e riuscivano a malapena a muoversi. L'uomo continuò a guardare, pensando che da un momento all'altro le ali della farfalla si sarebbero aperte e lei avrebbe preso il volo... ma non accadde! La farfalla passò il resto della sua vita trascinando il suo magro corpicino sul terreno e con le ali rattrappite: non riuscì mai a volare.
Ciò che l'uomo non aveva capito, è che, nonostante il suo gesto gentile e la sua voglia di essere d'aiuto, il passaggio della farfalla attraverso il buco del bozzolo era il tipo di sforzo necessario perché riuscisse a spingere i liquidi del suo corpo alle ali, in modo di rafforzarle per mantenerla in volo. Era la forma attraverso la quale la vita la spingeva in modo da svilupparsi e crescere.
A volte uno sforzo è proprio ciò che ci serve per affrontare la vita.

Se vivessimo una vita senza ostacoli, saremmo molto limitati. Non potremmo essere così forti come invece siamo. Non potremmo mai volare.

A questo concetto si abbina un'antica poesia indiana che recita:

Ho chiesto forza … e la vita mi ha dato difficoltà per rafforzarmi.
Ho chiesto saggezza … e la vita mi ha dato problemi da risolvere.
Ho chiesto prosperità … e la vita mi ha dato un cervello e dei muscoli per lavorare.
Ho chiesto di poter volare … e la vita mi ha dato ostacoli da superare.
Ho chiesto amore … e la vita mi ha dato persone da aiutare con i loro problemi.
Ho chiesto favori … e la vita mi ha dato potenziale.
Non ho ricevuto ciò che ho chiesto … ma ho ricevuto tutto ciò di cui avevo bisogno.


Vivi senza paura. Affronta ogni ostacolo e prova che li puoi superare.


Quanto sopra si sposa benissimo con un concetto riportato recentemente, legato ai riti di passaggio. Questi sono i momenti in cui , con fatica, si supera un "esame" per poter accedere ad uno stadio successivo della vita. Se ci facciamo caso, nella nostra società alcuni, a ragione o torto, sono stati eliminati (si pensi per esempio al servizio militare, al diverso valore che viene dato agli esami o alle  famiglie che ritengo giusto evitare le difficoltà ai figli). Sembra che questi "test" siano stati sostituiti con il concetto dell'età giusta per possedere un determinato bene che però spesso viene concesso ma non guadagnato dall'utilizzatore (ha l'età giusta per il cellulare, per l'automobile ecc...).
Forse chi è favorevole all' "ammorbidimento" dei riti di passaggio od alla loro eliminazione dovrebbe riflettere sul messaggio che ci ha dato il G.M. usando l'esempio della farfalla.

Come sempre mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni sul tema.



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